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Comunicato n. 05/2025 – Concorso medici – Libera professione

                    Il 14 maggio p.v. verrà espletata la prova preselettiva del concorso per medici di I livello e già nelle scorse settimane abbiamo chiesto all’Amministrazione di pubblicare la banca dati dei quesiti, come avvenuto in recenti occasioni analoghe, al fine di consentire a tutti i candidati di avere una base comune per la loro preparazione.

Ciò in particolare per i colleghi convenzionati che lavorano per l’Istituto da molti anni, i quali si trovano a dover espletare una prova preselettiva che contrasta con la loro esperienza professionale pluriennale e che li pone alla pari di candidati che non hanno conoscenza alcuna delle attività medico-legali che si svolgono nei CML dell’Istituto.

Tuttavia, in questa occasione, l’Amministrazione non ha ancora pubblicato la banca dati.

Riteniamo che ciò sia in contrasto con la natura di questo concorso che ha l’obiettivo di reclutare 1.069 medici, per poter consentire all’Istituto di gestire l’aspetto medico/sanitario della Disabilità così come delineata dal D.Lgs. 62/2024.

Il rischio, a nostro avviso, è che non si riesca a selezionare un numero sufficiente di colleghi e, cosa ancora più critica, che vengano escluse professionalità preziose.

A ciò si aggiungono le quotidiane limitazioni, spesso improprie, da parte delle Direzioni Regionali allo svolgimento della libera professione dei medici, che l’Amministrazione non ha ancora delineato ai sensi degli art. 50 lettera q del C.C.N.L. 2019-2021 Area F.C.

Tale condizione rappresenta un ulteriore ostacolo al reperimento del numero necessario di medici in quanto molti dei colleghi convenzionati e di quelli attualmente alle dipendenze di altra P.A., proprio in virtù delle incompatibilità e di quanto previsto dal vetusto Regolamento del 2014, manifestano le loro perplessità ad assumere un eventuale ruolo da dipendente dell’Istituto.

Al riguardo, il recente messaggio n. 1359 del 24/04/2025 riporta solo indicazioni operative a chiarimento della normativa vigente, ma non distingue ancora le “ attività esterne” dalla “ attività libero-professionale medica” prevista dal CCNL.

In questo momento storico l’Amministrazione deve dare un diverso indirizzo alla condizione lavorativa dei medici dipendenti.

Abbiamo più volte rilevato la necessità di incrementi economici senza ricevere finora risposte concrete dall’Istituto, a causa di normative di rango superiore da rispettare (blocco del fondo di retribuzione accessoria) che devono essere necessariamente superate con un intervento legislativo o mediante l’istituzione di indennità straordinarie per i medici (esclusività medica).

Nondimeno, la rivisitazione delle incompatibilità specifiche rispetto allo svolgimento della libera professione medica è un atto che l’Amministrazione può realizzare in piena autonomia nell’ottica di attrarre le professionalità di cui ha bisogno.

Non vogliamo essere pessimisti ma riteniamo che, se non si interviene tempestivamente, si rischia di non riuscire a dare compimento alla grande sfida della Riforma della Disabilità.

 

Roma, 28 aprile 2025

 

Il Segretario Nazionale                                        Il Presidente

Giuseppe Fatigante                                     Giuseppina D’Intino

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