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Comunicato n. 04/2025 AREA MEDICA

 Area Medica: cosa c’è da fare?

 

Al termine della trattativa per la definizione dell’Ipotesi – Contratto Collettivo Nazionale Integrativo dei Medici 2024, che la nostra Associazione ha sottoscritto, facciamo il punto sulle problematiche che attualmente investono l’Area Medica dell’Istituto e che, a nostro avviso, necessitano di soluzioni immediate.

  • Innanzitutto, è necessario migliorare la retribuzione complessiva dei medici dipendenti che, da circa tre anni, hanno visto una progressiva riduzione della retribuzione di risultato a causa delle norme che fissano un tetto al fondo. L’ Amministrazione in più occasioni ha garantito un intervento in tal senso ma, ad oggi, non abbiamo avuto risultati. I medici dipendenti, soprattutto in questa fase di avvio della sperimentazione della nuova Disabilità, sono il fulcro intorno al quale si articola l’attività delle commissioni in quanto rappresentano un gruppo di professionisti, specialisti in medicina-legale, che per norma di legge devono garantire la Presidenza delle commissioni, coadiuvati in ciò dai colleghi ACN anch’essi specialisti.
  • In parallelo all’aumento del fondo, è indispensabile individuare risorse aggiuntive per l’istituzione dell’indennità di esclusività. Da parte nostra abbiamo formulato diverse proposte all’Amministrazione tra cui, recentemente, quella di utilizzare come nucleo iniziale i fondi ex CMV in quanto tale ulteriore competenza acquisita dall’Istituto viene svolta, essenzialmente, dal personale medico. Tale impostazione ha trovato condivisione ai tavoli, ma anche in questo caso alle parole non sono seguiti i fatti.
  • Altra urgenza, che da tempo segnaliamo, è rappresentata da una regolamentazione specifica dell’attività libero-professionale dei medici che, come sostenuto anche dall’Amministrazione, non può essere assimilata agli incarichi extra-ufficio oggetto del Regolamento delle incompatibilità, perché la “attività libero-professionale medica” è diritto previsto dal C.C.N.L. Area F.C. 2019-2021 (art. 50 lettera q). In questo momento storico i medici sono personale raro per la Pubblica Amministrazione, in quanto le offerte del mercato sono numerose e allettanti. Pertanto, sollecitiamo l’Amministrazione a rimuovere alcuni degli ostacoli che, associati alle questioni economiche, rendono poco attrattivo l’Istituto per i medici.
  • Ulteriore problematica emergente è quella dell’assegnazione degli incarichi di coordinamento UOC/UOS. Sono passati quasi due anni dalla conclusione del concorso per medici di II livello e l’Amministrazione è di nuovo tornata a servirsi dello strumento dell’interim per individuare i Responsabili UOC. Tale strumento, come abbiamo avuto modo di chiarire più volte in tutte le sedi, non ha alcun fondamento normativo in quanto per i medici non è previsto dal CCNL. Ci chiediamo quale sia la motivazione di tale gestione, quando abbiamo una graduatoria in corso di validità. La nomina dei colleghi sarebbe la soluzione ideale non solo per i medici che hanno superato le prove concorsuali, ma anche per l’Istituto che collocherebbe i colleghi legittimati a coordinare i CML attualmente privi del medico di II livello. A ciò si aggiunge la mancata pubblicazione degli interpelli per le posizioni UOS, territoriali e funzionali, che da troppo tempo non sono state reintegrate mentre i colleghi svolgono mansioni superiori senza alcun riconoscimento economico e giuridico. Peraltro, in vista dell’avvio della riforma della Disabilità che da fine settembre investirà a titolo sperimentale altre province, in questo momento sarebbe quantomai opportuno risolvere una volta per tutte la questione dell’affidamento degli incarichi apicali ai medici. Ciò in quanto alcune delle sedi sperimentali, ad oggi, non hanno un titolare di coordinamento UOC/UOS che possa garantire una gestione adeguata delle nuove competenze. Chiediamo, quindi, all’Amministrazione di procedere rapidamente allo scorrimento della graduatoria del concorso per medici di II livello, anche in considerazione dell’approvazione da parte del CdA del Piano dei Fabbisogni, e di pubblicare in tempi rapidi l’interpello per l’assegnazione delle UOS che consentirà un avanzamento di carriera anche ai medici di I livello vincitori dell’ultimo concorso.
  • Per quanto riguarda i medici convenzionati l’attuazione dell’ACN non risulta ancora del tutto compiuta e molte sono le problematiche al riguardo. In particolare, siamo ancora in attesa della regolamentazione dell’attività in smart working prevista dall’accordo. Inoltre, in alcune sedi si registrano situazioni inaccettabili di ritardo nei pagamenti e difficoltà a gestire i dovuti recuperi orari. Ulteriori criticità ci sono state segnalate riguardo ai contributi ENPAM, che non sempre risultano regolarmente registrati e certificati.
  • Infine, sollecitiamo l’Amministrazione ad espletare in tempi rapidi il concorso per medici di I livello, che finalmente avrà avvio il prossimo 14 maggio, e chiediamo che venga fornita a tutti i candidati la banca dati dei quesiti per la prova preselettiva. Le sedi sperimentali sono in grande sofferenza e a queste se ne aggiungeranno altre in tempi brevi. La professionalità del personale dei CML, in caso di grave carenza numerica, non è sufficiente per fornire un adeguato servizio all’utenza.

 

Roma, 10 aprile 2025

 

Il Segretario Nazionale                                        Il Presidente

Giuseppe Fatigante                                     Giuseppina D’Intino

 

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