Nei giorni scorsi è stata presentata alle Organizzazioni Sindacali l’Ipotesi di CCNI 2020 per il personale dell’Area Medica.
Il testo ricalca, nella sostanza, il precedente CCNI 2019 con un aumento di circa 2 milioni di euro del Fondo per la retribuzione accessoria, correlato per motivi tecnici al CCNL 2016-2018 che abbiamo sottoscritto in ARAN nel marzo 2020.
Sempre in applicazione del suddetto CCNL sono stati introdotti due nuovi articoli:
• art.10 – Incentivo alla mobilità territoriale
1. Ai sensi dell’art. 84, comma 1, lettera n) e dell’art. 30, comma 2, del CCNL dell’Area Funzioni centrali triennio 2016-2018, un importo non eccedente il 5% delle risorse finalizzate all’erogazione della retribuzione di risultato è destinato alla costituzione di un apposito fondo per il finanziamento della mobilità territoriale del personale dell’area medica.
2. L’incentivo alla mobilità territoriale dei medici spetta esclusivamente in caso di trasferimento per esigenze organizzative, in seguito a procedure d’interpello, per la copertura dei posti vacanti presso altra provincia nella quale l’interessato non risulti già residente alla data del provvedimento di trasferimento, ed a condizione che il medico prenda effettivo servizio nella sede stessa.
3. L’incentivo è prorogabile per una sola volta in caso di rinnovo dell’incarico stesso o di attribuzione di diverso incarico nella stessa località, per un periodo di tre anni.
4. L’incentivo alla mobilità territoriale dei medici viene corrisposto per la durata di tre anni nelle seguenti misure fisse annue:
a. € 3.300,00 per distanze superiori ai Km.401 (solo andata);
b. € 2.000,00 per distanze comprese tra Km.201 e Km.400 (solo andata);
c. € 1.000,00 per distanze inferiori a Km.200 (solo andata).
5. Nell’ipotesi in cui alla fine dell’anno solare vengano erogate somme inferiori rispetto al limite di cui al comma 1, le risorse non utilizzate sono ripartite secondo le seguenti modalità:
a. Coefficiente 140 per gli spostamenti di cui alla lettera a) del comma precedente;
b. Coefficiente 120 per gli spostamenti di cui alla lettera b) del comma precedente;
c. Coefficiente 100 per gli spostamenti di cui alla lettera c) del comma precedente.
6. L’incentivo alla mobilità territoriale dei medici non può comunque superare l’ammontare complessivo di € 20.000,00 annui e spetta in proporzione al periodo di effettivo servizio prestato presso la sede di trasferimento.
7. Le risorse non utilizzate alla fine dell’anno solare sono destinate a finanziare la retribuzione di risultato dell’anno di riferimento.
• art.11 -Trattamento economico del personale in distacco sindacale
1. In applicazione dell’art. 32 del CCNL dell’Area Funzioni Centrali, triennio 2016-2018, il trattamento economico del personale in distacco sindacale si compone:
a) dello stipendio tabellare nonché degli eventuali assegni ad personam o RIA in godimento;
b) di un elemento di garanzia della retribuzione, pari al 90%, corrispondente ad una percentuale delle voci retributive conseguite dall’interessato nell’ultimo anno solare di servizio che precede l’attivazione del distacco, corrisposte a carico del corrispondente Fondo, con esclusione dei compensi correlati ad incarichi ad interim e aggiuntivi e di quelli previsti da disposizioni di legge.
2. La quota dell’elemento retributivo di cui al comma 1, lett. b), erogata con carattere di fissità e periodicità mensile, entro il tetto dei trattamenti in godimento erogati in precedenza all’interessato, aventi le medesime caratteristiche, è individuata, ai sensi del comma 3 del predetto art. 32, nella misura del 100% del sistema indennitario precedentemente riconosciuto al medico prima dell’attivazione del distacco sindacale.
3. In caso di distacco part-time o frazionato, l’elemento di garanzia è riproporzionato in base alla corrispondente percentuale di distacco.
4. La disciplina di cui al presente articolo è applicata dalla data di sottoscrizione definitiva del presente CCNI.
Riguardo all’art.10, la proposta dell’Amministrazione prevede che il 5% della quota del fondo della Retribuzione di Risultato venga destinata alla costituzione del fondo incentivante per la mobilità territoriale, a seguito di interpello, in caso di trasferimento presso altra provincia.
Considerato che tale previsione contrattuale si rivolge a un numero ristretto di colleghi e che i fondi provengono dalla quota destinata alla retribuzione di risultato di tutti i medici, abbiamo chiesto che la percentuale venga rivista e che, nel rispetto dei limiti previsti dall’art. 30 del CCNL, sia definita nella misura del 3%.
A tale nostra proposta, l’Amministrazione ha manifestato la disponibilità a rimodulare la percentuale destinata alla costituzione del fondo per l’incentivazione alla mobilità territoriale.
Quindi, abbiamo dichiarato la volontà di sottoscrivere l’Ipotesi di CCNI 2020 dell’Area Medica, così da consentire al più presto l’erogazione del saldo della retribuzione di risultato relativa all’anno ormai concluso.
Nel corso dell’incontro, con riferimento ai Concorsi per medici di I e II livello e alla definizione dell’ACN per i medici convenzionati esterni, si è aperta una discussione sulle prospettive di Riorganizzazione dell’Area Medica dell’Istituto e l’Amministrazione ha comunicato lo stato dell’arte rispetto a tali procedure selettive.
1) Accordo Collettivo Nazionale dei Medici Convenzionati:
L’Atto di Indirizzo è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 giugno u.s. e il prossimo 24 giugno ci sarà l’apertura del tavolo di trattativa.
L’Anmi-Femepa è una delle poche OO.SS. che hanno titolo a essere ammesse al tavolo di contrattazione per la sottoscrizione dell’accordo e, quindi, in tale sede potremo lavorare per dare finalmente stabilità e tutele ai colleghi convenzionati che da anni lavorano nei nostri CML e per i quali chiederemo che tutto il servizio prestato presso l’Istituto abbia un’adeguata valutazione nell’ambito della definizione delle graduatorie.
2) Concorso per Medici di I livello:
La Dott.ssa Sampietro ha prospettato la possibilità che le prove di selezione vengano avviate subito dopo l’estate e che, quindi, la pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale avvenga a breve, non appena sarà definitivamente approvato il Piano dei Fabbisogni 2021-2023 nel quale si prevede l’assunzione di 189 medici di I livello.
Al riguardo abbiamo ribadito la necessità che, anche in questo caso, si dia un giusto rilievo all’attività svolta in qualità di medico convenzionato esterno presso l’INPS.
3) Concorso per Medici di II livello:
In riferimento alla Delibera del CdA del 24/03/2021, sembra che ci sia la necessità di inserire nel bando una prova orale il cui esito sarà valutato congiuntamente ai titoli. Non ci sono stati forniti i tempi necessari per la modifica del bando e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale tuttavia, nel corso della discussione, è stata genericamente prospettata alle OO.SS. l’ipotesi di affidamento di incarichi provvisori semestrali in attesa dell’espletamento del concorso.
Esprimiamo le nostre perplessità su questa ipotesi, peraltro non altrimenti definita, sia perché non sono state fornite indicazioni sui criteri di affidamento né sugli eventuali aspetti economici a essi correlati, sia perché si rischierebbe di dilatare ulteriormente i tempi per la definizione e l’espletamento del concorso che risulta l’unico strumento per l’individuazione di medici di II livello a cui la normativa vigente attribuisce il Coordinamento UOC.
Siamo, comunque, come sempre disponibili per ulteriori incontri di approfondimento per meglio comprendere la volontà dell’Amministrazione su un’eventuale soluzione “ponte” che però, a nostro avviso, non dovrà rallentare in nessun modo l’iter concorsuale.
Per questo chiediamo che l’Amministrazione renda concreta la volontà, espressa pubblicamente in diverse occasioni, di procedere al più presto alla pubblicazione del bando per medici di II livello.
Ancora una volta, ci troviamo a esprimere il nostro disappunto per l’ingiustificato ritardo con cui l’Istituto sta affrontando il problema della carenza dei medici.
Ormai si parla da anni di concorsi ma, a oggi, non ci sono atti concreti.
Anche l’individuazione dei responsabili UOS non è stata ancora risolta, nonostante da tempo chiediamo che venga rapidamente avviata la procedura d’interpello.
Tutto ciò mentre nelle sedi si lavora con difficoltà sempre crescenti e si prevedono “ piani di rientro” per smaltire l’arretrato, come se l’organico fosse completo con figure apicali di medici coordinatori dedicate all’organizzazione del lavoro nei CML.
Risulta evidente che le pesanti criticità gestionali dell’attività medico-legale in INPS, soprattutto in ambito assistenziale di Invalidità Civile, non possono essere attribuite ai medici.
Riteniamo che a questo punto il tempo sia ampiamente scaduto e che l’Amministrazione, se veramente vuole dare un futuro all’Area Medica dell’Istituto, deve dare tempestivamente concretezza ai concorsi per i medici dipendenti e al nuovo accordo nazionale per i medici convenzionati.
Roma, 23/06/2021
Il Segretario Nazionale Il Presidente
Giuseppe Fatigante Giuseppina D’Intino