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Posted inArchivio comunicati 2019

Comunicato n. 13/2019 – CCNL 2016-2018

 

  • Abbiamo firmato la preintesa del CCNL 2016-2018 dell’Area Funzioni Centrali.

    Questo contratto viene siglato dopo quasi 10 anni dal precedente (2006-2009), a causa del blocco contrattuale del pubblico impiego imposto per legge.

    La rappresentatività, garantita dal numero degli iscritti, ha consentito alla nostra Associazione di essere presente anche in questa tornata contrattuale al tavolo delle trattative in ARAN e di firmare il contratto, tutelando così le peculiarità giuridico-contrattuali del Medico Legale degli Enti previdenziali.

    La trattativa è stata particolarmente lunga, circa 18 mesi, e ci ha visti impegnati congiuntamente ad altre sigle con noi confederate in CODIRP.

    Si è trattato di un lavoro molto complesso, in quanto l’Area Funzioni Centrali ricomprende varie Amministrazioni pubbliche (come i Ministeri, EPNE, Agenzie Fiscali, etc.) e diverse figure professionali (Dirigenti pubblici, Professionisti, Medici degli Enti previdenziali e Medici del Ministero della Salute), ma il contratto alla fine si è concluso con una buona sintesi che è risultata abbastanza soddisfacente per tutti.

    Dal punto di vista economico, come previsto dalle norme di legge, c’è stato un incremento del 3,48% della retribuzione, che si tradurrà in un aumento medio per 13 mensilità di circa 200 euro lordi per i medici di I livello e di 220 euro lordi per i medici di II livello.

    Invece, per quanto attiene alla parte normativa, dopo una prima fase in cui l’ARAN ha proposto una bozza da noi ritenuta irricevibile che ci ha portato all’abbandono della trattativa, insieme alle Confederazioni indipendenti (CIDA, COSMED, CODIRP e CONFEDIR) con cui abbiamo rappresentato la maggioranza del tavolo, gli incontri hanno ripreso un corso dialettico che ci ha consentito di riconfermare le prerogative dell’Area Medica .

     

    In sintesi:

    • Abbiamo riconfermato, resistendo a vari tentativi di scardinamento della nostra identità contrattuale, la struttura della retribuzione (compresa l’indennità di specificità medica che caratterizza la peculiarità della nostra funzione come Medici pubblici garanti dei diritti alla salute e alla tutela sociale dei Cittadini) e la collocazione dei Medici EPNE su due livelli giuridicamente ed economicamente distinti.
    • E’ stata fatta chiarezza sulla copertura assicurativa, per cui le Amministrazioni dovranno assumersi gli oneri che la legge Gelli n. 24/2017 pone a carico delle strutture sanitarie.
    • E’ stato ribadito il ruolo fondamentale della Formazione Professionale dei Medici degli Enti Pubblici “secondo i principi e le regole che disciplinano la formazione continua nel Servizio Sanitario Nazionale”.
    • Il nuovo CCNL prevede che le Amministrazioni degli Enti previdenziali contrattino con le Organizzazioni Sindacali “la definizione delle forme e modalità per l’esercizio dell’attività libero-professionale del personale dell’Area Medica”, compresa la possibilità di svolgimento della libera professione medica intramuraria.
    • E’ stato contrattualmente ripristinato un modello di relazioni sindacali che coinvolgerà maggiormente la nostra Associazione su tematiche fondamentali per la categoria, che sono state inserite tra le materie di confronto e non di mera informativa da parte dell’Amministrazione.
    • Roma, 10/10/2019
    • Il nuovo contratto, che pure presenta rilevanti elementi di innovazione quali una sezione comune a tutte le figure professionali interessate, tuttavia non risulta del tutto soddisfacente in quanto ha lasciato dei punti irrisolti (TFS/TFR- Dirigenza Medica per i Medici EPNE in analogia al SSN e al Ministero della Salute, Livelli professionali e Coordinamenti per gli avvocati) che, comunque, sono stati posti all’attenzione di ARAN e che costituiranno la base delle prossime trattative per il CCNL 2019-2021.
  • Roma, 10/10/2019

                  Il Segretario Nazionale                                        Il Presidente

                      Giuseppe Fatigante                                    Giuseppina D’Intino

 

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