La Riorganizzazione dell’Area Medica dell’Istituto sta procedendo, pur con modifiche e integrazioni, nella giusta direzione e in linea con quanto la nostra Associazione ha da sempre proposto in tutte le sedi sia all’interno sia all’esterno dell’Istituto.
L’esito dell’ interpello dell’11 aprile ha confermato, sostanzialmente, gli incarichi di Responsabile UOC di II livello e si è concretizzata, di fatto, in una valutazione e riconferma delle posizioni; solo all’interno del Coordinamento Generale Medico Legale è stata effettuata, con la conferma della sede di lavoro, una rotazione nelle competenze dei Coordinatori Centrali.
Gli incarichi UOS, per la prima volta, sono stati assegnati a seguito di un interpello aperto a tutti i medici.
Inoltre il Presidente Prof. Tridico, nell’incontro con le Organizzazioni Sindacali di mercoledì scorso 31 luglio, ha annunciato la pubblicazione di una Determina che prevede l’ampliamento dei posti funzione UOS di 24 unità, distinti in 14 unità territoriali subprovinciali (compreso Corigliano-Rossano già istituito con la trasformazione della sede in Filiale provinciale) e 10 unità al CGML con funzioni di “Raccordo con il territorio”.
Nella stessa sede il Presidente ha comunicato che, con DPCM 20/6/2019, è stata autorizzata l’indizione di un concorso a 35 posti per Dirigente medico di II livello, il cui bando sarà pubblicato in autunno.
Queste notizie dimostrano che le nostre proposte riguardo all’organizzazione e alla gestione dei CML, in difesa delle quali abbiamo attivato momenti di lotta con il sostegno di tutti gli iscritti, andavano nella giusta direzione e oggi sono condivise.
In particolare, il concorso per Dirigente medico di II livello è un grande risultato, raggiunto dopo un lungo periodo in cui l’Anmi-Femepa si è battuta contro la Determina Presidenziale n.33/2018, impugnandola dinanzi al TAR nella parte in cui prevede la possibilità di un interpello per i posti UOC rimasti vacanti cui avrebbero potuto partecipare i Dirigenti medici di I livello.
Questo avrebbe significato il blocco di qualsiasi progressione di carriera per i medici, che non avrebbero avuto né il passaggio al II livello né il relativo trattamento economico previsto dal CCNL.
Nel corso della riunione di mercoledì, il Prof. Tridico e il Dott. Di Monde hanno colto l’occasione per rivolgere un caloroso saluto al Prof. Piccioni che andrà in pensione il prossimo 1 settembre.
Anche l’Anmi-Femepa ha espresso il proprio apprezzamento per l’opera svolta in questi anni dal Coordinatore Generale Medico Legale che ha saputo gestire con sicura perizia, abilità manageriale e sensibilità sociale il complicato passaggio all’INPS delle competenze medico-legali in materia di Invalidità Civile.
I prossimi mesi saranno ricchi di novità, infatti, oltre l’interpello per l’incarico del prossimo Coordinatore Generale, ci sarà la presentazione da parte del Governo del Documento di Economia e Finanza (DEF) preparatorio alla Finanziaria 2020, nel cui ambito auspichiamo siano individuate le risorse per l’espletamento di un concorso per Dirigente medico di I livello e per la stipula di una Convenzione per i medici esterni che dia loro maggiore stabilità.
Riteniamo che questi due strumenti dovranno agire in sinergia, per garantire la costituzione di un organico medico fidelizzato.
La previsione di un concorso per Dirigente medico di I livello è, a nostro avviso, essenziale per dare un ampio respiro a questa nuova gestione dell’Area Medica e comporterà, necessariamente, la revisione della pianta organica dei medici dipendenti che negli anni ha subito un drastico ridimensionamento passando da circa 1.400 a meno di 500 unità.
Parallelamente all’ampliamento dell’organico, riteniamo necessario anche un aumento del numero delle UOC, soprattutto nelle aree metropolitane e nelle province più complesse per caratteristiche geografiche, di popolazione e socio-economiche.
Auspichiamo, pertanto, che il Presidente confermi la volontà, più volte espressa, che l’Istituto torni a investire sui medici dopo anni di tagli alle piante organiche e di risparmi sulla gestione delle risorse professionali.
In questi mesi, siamo stati anche impegnati all’esterno dell’Istituto per la contrattazione relativa al rinnovo del CCNL.
Dopo il blocco contrattuale del pubblico impiego degli anni 2010-2015, è ancora in corso la trattativa relativa al nostro CCNL 2016-2018, inserito nell’Area Dirigenziale delle Funzioni Centrali.
Dal maggio 2018 ci sono stati molti incontri in ARAN, per individuare la giusta collocazione contrattuale delle diverse figure professionali (medici INPS e INAIL, avvocati etc.).
Nel corso delle varie interlocuzioni, abbiamo lavorato per riaffermare, normativamente, la specificità dell’Area Medica degli Enti Pubblici Non Economici che, nettamente distinta dalla Dirigenza Amministrativa e dai Professionisti legali e tecnici, presenta prerogative peculiari in materia di orario di lavoro, aggiornamento professionale e libera professione medica.
Diversamente da quanto accaduto per il CCNL Sanità, la trattativa per l’Area Dirigenziale delle Funzioni Centrali non si è conclusa a causa dell’intervenuta scadenza dell’incarico del Presidente dell’ARAN, quindi i tavoli di contrattazione si riapriranno dopo la pausa estiva con il nuovo Presidente.
Riguardo, invece, alla contrattazione relativa al CCNI 2018, lo scorso maggio abbiamo siglato la bozza di ipotesi contrattuale, che è stata approvata dal Collegio dei Sindaci e che è ora al vaglio dei Ministeri vigilanti.
Nel frattempo l’Istituto erogherà, con la retribuzione di agosto, la quota prevista contrattualmente della retribuzione di risultato del 2019.
Ancora una volta l’Anmi-Femepa, con la forza e il sostegno di tutti colleghi iscritti, si conferma come il sindacato di riferimento per la rappresentanza dei reali e legittimi interessi della categoria dei medici dipendenti e convenzionati INPS.
Abbiamo ottenuto risultati concreti, senza ricorrere a verbosi comunicati di rivendicazione né a proclami estemporanei non supportati da un valido progetto di sviluppo dell’Area Medica.
Negli anni abbiamo sempre privilegiato il “ fare” piuttosto che perdere tempo ad apparire e, a oggi, siamo sempre più convinti che questa sia la strada giusta per affrontare le complesse problematiche della nostra categoria, e per individuare soluzioni che, nel rispetto della normativa vigente, tutelino gli interessi dei nostri iscritti.
Roma, 06/08/2019
Il Consiglio Direttivo