Venerdì 15 marzo si è tenuto un incontro con il Prof. Pasquale Tridico. Nel formulare al neo-Presidente gli auguri di buon lavoro a nome di tutti i colleghi iscritti, dipendenti e convenzionati, abbiamo illustrato quelle che sono le maggiori criticità relative all’Area Medica dell’Istituto:
– La carenza, ormai cronica, di personale medico a cui negli anni si è cercato di ovviare mediante il convenzionamento, con conseguente precarizzazione quasi decennale dei medici esterni e inadeguata funzionalità dei CML, che non hanno consentito la necessaria fidelizzazione dei colleghi per garantire il trasferimento delle competenze a una nuova generazione di medici.
– Il mancato scorrimento della graduatoria (che ormai non risulta più in corso di validità) , relativa al concorso per Dirigente medico di II livello, per individuare le figure apicali responsabili UOC , con alternativo ricorso allo strumento della delega che non attribuisce, compiutamente, le responsabilità apicali ai colleghi.
– La carenza di collaboratori sanitari presso i CML, che non consente di fornire un’adeguata accoglienza a un’utenza particolarmente fragile, né un’adeguata assistenza all’interno dei nostri ambulatori nel corso delle visite mediche; ciò espone tutti gli operatori sanitari dei CML a un elevato rischio di episodi di violenza, problematica emergente in ambito sanitario che ha richiamato l’attenzione del Ministero della salute, della FNOMCeO e delle forze politiche.
Nel corso dell’incontro abbiamo, inoltre, sollecitato l’apertura del tavolo per il CCNI 2018 relativo all’Area Medica che, come confermato dall’Amministrazione, è in ritardo nella sua predisposizione rispetto a quello dei Dirigenti e dei Professionisti dell’ex Area VI.
Il Presidente ha manifestato la volontà di ristabilire un clima di serenità nell’ambito delle relazioni sindacali, affermando l’importanza del dialogo e del confronto costruttivo con le rappresentanze sindacali e, in riferimento alle criticità dell’Area Medica, ci ha comunicato che l’Amministrazione si sta adoperando per ottenere l’autorizzazione all’indizione di un concorso per i medici e quindi, al momento, si sta valutando la soluzione tecnica per garantire la continuità lavorativa dei CML, che verrà salvaguardata in ogni caso, anche dopo la scadenza (31 maggio p.v.) della proroga dei contratti dei medici convenzionati.
Roma, 19.03.2019