Giovedì 13 settembre si è svolto un incontro dei Sindacati con
l’Amministrazione, per l’avvio del confronto sui “criteri generali dei sistemi di valutazione della performance”.
La nostra Associazione, pur manifestando apprezzamento per il fatto che,
come da nostra richiesta, è stato finalmente rilasciato un nuovo Cruscotto Gestionale maggiormente
rappresentativo di tutti i prodotti dell’Area Medica, tuttavia ha fatto
presente come la nuova versione del Cruscotto sia stata introdotta senza un
preventivo coinvolgimento e un adeguato rodaggio da parte dei Centri Medico
Legali territoriali.
Infatti alcuni indicatori, soprattutto quelli relativi al settore della
“malattia”, presentano già delle criticità probabilmente legate anche alla difficoltà
di utilizzo delle nuove procedure informatiche.
Pertanto abbiamo chiesto che, qualora si riscontrassero indicatori in
“rosso” nella maggioranza delle sedi, questi vengano almeno provvisoriamente
“neutralizzati”, considerando questo primo anno di applicazione dello strumento
come “sperimentale”.
Inoltre, l’Amministrazione intende introdurre da quest’anno per i
Professionisti e i Medici, analogamente a quanto già previsto per Dirigenti,
oltre agli Indicatori del Cruscotto, ulteriori
voci specifiche di valutazione della performance: i cosiddetti
“CRID-IEEP”, intesi quali “Contributo alla riduzione del
debito pubblico – Indicatori di Efficacia Economico-Finanziaria della
Produzione”.
In particolare per
i Medici, la Determinazione presidenziale n. 24/2018 (“Approvazione Piano della
Performance 2018-2020″) ha individuato, come obiettivo, le seguenti voci
CRID-IEEP:
– azioni surrogatorie
– VMC annullamento
delle prestazioni dirette di malattia
– revoche prestazioni
di invalidità civile
L’ANMI-FEMEPA contesta questi obiettivi in quanto ritiene che alcuni
siano incompatibili con le norme deontologiche (revoche prestazioni di
invalidità civile) e altri non ricompresi nell’ambito delle attività svolte dal
medico dipendente (VMC annullamento delle prestazioni dirette di malattia) o
correlati all’occorrenza di eventi traumatici che prescindono del tutto
dall’impegno professionale del medico INPS (surroghe).
Nel corso del nostro intervento abbiamo, inoltre, posto ancora una volta
l’attenzione sulla questione del “precariato
medico” nell’INPS, partendo dal rilievo delle difficoltà che
l’Amministrazione sta palesando nell’organizzare l’accertamento medico di prima
istanza di invalidità civile a Roma e nel Lazio, che dovrà partire il prossimo
1 novembre.
Al riguardo si ipotizza che le visite mediche a Roma non saranno
effettuate, come sarebbe logico attendersi, nei vari Centri Medico Legali, ma
verranno accentrate in tre Poli (tra i quali si prevede il Coordinamento
Generale Medico Legale); inoltre l’Istituto si appresterebbe a convenzionare un
centinaio di nuovi medici esterni che verranno chiamati dalla vecchia
graduatoria, che peraltro scade a fine anno, senza che l’Amministrazione abbia
finora provveduto a un nuovo bando per il suo rinnovo.
Da parte nostra vigileremo affinché queste “novità organizzative” non
sovvertano i livelli di responsabilità dei Dirigenti Medici e non determinino
un disagio per i colleghi del territorio a motivo dell’attività svolta in
contemporanea nei CML e nei Poli di accertamento di prima istanza di invalidità
civile.
All’Amministrazione abbiamo infine chiesto di dare, una volta per tutte,
un chiaro segnale di concreta volontà di
affrontare e risolvere la problematica
dei medici convenzionati e di intraprendere subito le opportune iniziative:
– Pubblicazione del Piano triennale dei fabbisogni del
personale previsto dalla riforma Madia
– Predisposizione
di un programma di stabilizzazione dei
medici convenzionati mediante assunzioni a tempo indeterminato, in linea
con le novità contenute nel Disegno di legge “Concretezza” presentato dal
ministro Bongiorno la settimana scorsa in Consiglio dei Ministri.
Roma, 18 settembre
2018
Il Consiglio Direttivo
ANMI-FeMEPA