L’Amministrazione,
nella giornata di lunedì 5 marzo, ha presentato alle OO.SS. il nuovo progetto
di Riorganizzazione dell’Area Medica dell’Istituto (allegato 1).
Il documento
risultava piuttosto carente e poco concreto in quanto individuava solo il
numero delle UOC-UOS, facendo riferimento alle Determinazioni Presidenziali n.
106 del 28 luglio 2016 e n. 59 del 14 febbraio, senza però offrire alcun
riferimento alla distribuzione dei posti funzione UOC-UOS.
Dopo nostra
sollecitazione, l’Amministrazione ha quindi distribuito alle OO.SS. una tabella
che riportava il dettaglio territoriale delle UOC/UOS (allegato 2).
L’ANMI-Femepa
concorda sull’opportunità di una Riorganizzazione dell’Area Medica e, in
particolare, sulla necessità di eliminare le numerose deleghe che, al momento,
conferiscono in maniera impropria la responsabilità nei CML; tuttavia, si deve
rappresentare come sia del tutto assente un vero progetto di riorganizzazione
individuato sulla base dei reali carichi di lavoro e che possa rendere meglio
organizzabili i CML.
La carenza
cronica di personale medico, certamente, non può essere ulteriormente gestita
con i convenzionamenti esterni, ma l’Amministrazione, al riguardo, non risulta
che abbia la volontà di avviare le procedure per un nuovo concorso per
dirigenti medico-legali, unico strumento che consentirebbe ai colleghi precari,
da anni, di addivenire ad un contratto a tempo indeterminato e così reintegrare
una figura professionale centrale nell’attuale e, futuro, ruolo che l’Istituto
svolge nell’ambito del Welfare.
Ancora una
volta, infatti, registriamo la mancata revisione globale dei carichi di lavoro
utile anche ad una corretta ridefinizione del fabbisogno reale del personale
medico-legale dell’Istituto.
Relativamente
al documento presentato dall’Amministrazione, preso atto della conferma dei 97 posti UOC, da assegnare ai Dirigenti medici di II
livello,
abbiamo
chiesto un ampliamento del numero dei posti UOS sia su base sub-provinciale che
funzionale.
Ciò, in
specie, facendo riferimento alle necessità delle province che presentano un
maggior carico di lavoro o specifiche criticità (realtà geografica, particolari
esigenze lavorative, contenzioso giudiziario).
Infine
chiediamo che gli attuali titolari di UOC/UOS, al fine della riconferma degli
incarichi, vengano ancora valutati sulla base dalle regole vigenti e che
vengano invece esplicitati i criteri per le successive attribuzioni delle
UOC/UOS vacanti.
Roma, 8 marzo 2018
Il Consiglio Direttivo
ANMI-FeMEPA