Visti i dati relativi allo sciopero del 19 giugno, vogliamo ringraziare tutti quei colleghi che hanno partecipato, anche a difesa di quanti hanno preferito ancora una volta criticare e non agire, e che, con la loro massiccia adesione, hanno voluto esprimere un segno personale forte e tangibile ai diversi Protagonisti dell’Amministrazione che sembrano non volersi accorgere del disagio della nostra categoria.
Tale disagio, invece, viene ben recepito in altre sedi istituzionali ed anche in qualche attenta interlocuzione politica.
Ma allora, perché ancora qualcuno intende chiedersi: ma che vogliono ancora questi medici?!?
“QUESTI MEDICI”, pur demotivati continuamente da un’Amministrazione disattenta che non interloquisce, con dedizione, professionalità e senso di appartenenza alle Istituzioni e alla Società Civile CONTINUANO A SOPPERIRE alle innumerevoli MANCANZE di una struttura che non riconosce ma, addirittura, discrimina la loro attività, e VORREBBERO che fosse messa la parola FINE a un incomprensibile e dannoso atteggiamento vessatorio nei loro confronti che non intende riconoscere quanto, per legge e per merito, dovrebbe essere al contrario a essi accreditato.
Ciò, inevitabilmente, si ripercuote sulla popolazione debole dello Stato in quanto determina una minore credibilità professionale del loro operato perché
risultano, seppur medici altamente qualificati, figure professionali a valenza minore nell’ampio contesto della Medicina Legale pubblica.
Lo sciopero si inserisce in una serie di iniziative che l’ANMI-FeMEPA ha intrapreso per difendere la nostra professionalità e il nostro ruolo di medici – legali pubblici che continuamente viene, impropriamente, depauperato dall’Amministrazione.
Un certo risultato è stato ottenuto con la proroga dei contratti dei medici convenzionati che, almeno parzialmente, consente una discreta funzionalità dei CML e forse il raggiungimento degli obiettivi di Sede.
E’ certo, però, che appare inverosimile che un’ area così sensibile per le ricadute sullo Stato e sui cittadini venga gestita in modo così estemporaneo senza che ci sia alcuna previsione delle indispensabili esigenze dell’area medico-legale. È indilazionabile reintegrare le risorse mediante nuove assunzioni a tempo indeterminato, provvedendo al tempo stesso a rimodulare gli organici per rispondere alle esigenze funzionali.
Inoltre, considerato che la professionalità dei medici INPS, negli ultimi anni, ha consentito all’Istituto di ricoprire un ruolo chiave nell’ambito del Welfare, risulta altrettanto necessaria e inderogabile la definizione del ruolo giuridico ed economico dei medici dipendenti INPS che, in linea con quello di tutti i medici-legali pubblici, preveda altresì il riconoscimento del diritto alla libera professione, nonché il riconoscimento del rapporto esclusivo e la connessa indennità.
L’ANMI-FeMEPA proseguirà, con il concreto sostegno di tutti noi, a incalzare l’Amministrazione per la ricerca di opportune e soddisfacenti soluzioni alle problematiche da tempo evidenziate.
Roma, 1 luglio 2014
Il Consiglio Direttivo
Report Statistico per lo sciopero_Totale Nazionale
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Raggr. Dipendenti
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Forza
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Presenti
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Assenti C.V.
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Scioperanti
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Sciop. / Forza (%)
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Perc. Netta
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DIRIGENTI
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547
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445
|
81
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21
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3,84
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4,51
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PROFESS. E MEDICI
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1.001
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463
|
230
|
308
|
30,77
|
39,95
|
EX ART.15 E AREA C
|
23.122
|
15.793
|
4.968
|
2.361
|
10,21
|
13,01
|
AREA B
|
5.734
|
3.946
|
1.296
|
492
|
8,58
|
11,09
|
AREA A
|
1.029
|
773
|
182
|
74
|
7,19
|
8,74
|
Risultato globale
|
31.433
|
21.420
|
6.757
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3.256
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10,36
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13,20
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