Sono giunte dalla periferia segnalazioni concernenti richieste, da parte
di alcune Direzioni Regionali e di alcuni Coordinatori Regionali medico-legali,
d’invio di dati sulla produzione dei CML e, in particolare, sulla
partecipazione dei medici alle CMI.
Premesso che l’attività medico-legale è ormai tutta informatizzata,
riteniamo che chi effettua tali richieste
abbia la facoltà, accedendo alle singole procedure gestionali, di
valutare direttamente i dati di produzione territoriale.
Deve essere rilevato, inoltre, che la parziale partecipazione dei medici dipendenti
dell’Istituto alle CMI, dovuta a problemi inerenti lo scarso organico, non
attenua in alcun modo il gravoso onere di validazione dei CML sui verbali
pervenuti dalle ASL rendendo, nei fatti, impossibile per molte realtà
territoriali la contemporanea gestione delle validazioni e della partecipazione
alle sedute di commissione.
Ci chiediamo a cosa possa servire la personalizzazione dell’attività
svolta presso i CML in quanto è di tutta evidenza che è il lavoro globale
svolto armonicamente dagli operatori dei
CML, ciascuno per la sua parte e sulla base del proprio profilo professionale,
a fornire il dato finale di produttività che, non a caso, viene sintetizzato
dagli indicatori del Cruscotto, strumento che, pur con tutti i limiti relativi
all’area medico-legale (che più volte abbiamo segnalato), da un punto di
vista gestionale risulta, indubbiamente,
molto più efficace di altri.
La partecipazione o meno dei medici
alle CMI, inoltre, non è un legata alla volontà o meno del singolo
professionista, ma è il frutto della ponderata scelta di cosa è più urgente ed utile fare per assolvere alle sempre più incombenti
attività del CML e, al riguardo, la richiesta di indicare nominativamente chi
partecipa alle CMI, oltre ad apparire larvatamente inquisitoria, nel concreto non
risolve in alcun modo le difficoltà gestionali.
Si invitano, pertanto, le Direzioni
Regionali e/o Provinciali a intraprendere, preliminarmente, un proficuo
confronto con i Medici Responsabili UOC/UOS per un’accurata disamina dei complessivi
carichi di lavoro delle Sedi al fine di predisporre un serio piano di
fattibilità, verificando l’adeguatezza dell’attuale organico dei Medici
dipendenti rispetto alle necessità, e l’appropriata distribuzione del personale
Medico oggi convenzionato.
Suggeriamo ai colleghi di fornire
alle Direzioni risposte indirizzate a spiegare le problematiche locali, sulla
base delle singole peculiarità territoriali, e finalizzate a un miglioramento
globale della performance.
Roma, 30 settembre 2013
La Segreteria Nazionale