Siamo ormai in prossimità della fine di maggio e la mancata comunicazione dei nominativi degli idonei al bando per il convenzionamento di 998 medici sancisce definitivamente quanto ormai era chiaro a tutti noi, e cioè che dal 01/06/2013 presso i CML ci saranno gravi problematiche da affrontare.
Infatti, a seguito delle difficoltà che scaturiranno dall’impossibilità, per i medici convenzionati,
di prestare la loro attività lavorativa nei CML presso i quali hanno già operato, dei prevedibili disagi che scaturiranno dalla necessità di far fronte alle numerose rinunce e della necessità di tempo per scorrere la graduatoria, si profila un periodo, certo non breve, durante il quale i CML dovranno operare in grave carenza di organico.
A tal proposito, nonostante le numerose richieste da noi inoltrate in varie sedi, nessuno ha accolto la proposta di un’ulteriore proroga di un mese dei convenzionamenti vigenti.
In questo modo si sarebbe potuto sostenere la produttività mentre, purtroppo, prevediamo che le difficoltà difficilmente rimarranno contenute nel limite temporale di un mese, sia per le citate modalità di reclutamento dei medici convenzionati, sia per le necessità di formazione dei Colleghi di nuova nomina che sicuramente si paleseranno.
Peraltro, sono gli stessi esponenti territoriali dell’Amministrazione che manifestano grave preoccupazione rispetto ai tempi delle nuove nomine e molti di loro fanno anche circolare voci relative a uno slittamento delle stesse a settembre.
Se tali voci fossero fondate (e se non lo sono si faccia qualcosa affinché tali mormorii incontrollati abbiano termine), le conseguenze negative sulla produttività e i disagi per l’utenza sarebbero incalcolabili.
Chi può intervenga per ovviare a tale situazione, prendendo in considerazione una proroga o, almeno, garantendo le nuove nomine, inderogabilmente, entro il 01/07/2013.
Di tutto ciò l’Amministrazione DEVE tenere conto nell’attualità, evitando che i Medici siano costretti a subire qualsiasi tipo di “pressione” a seguito del rallentamento di produttività che GRAVERA’ inevitabilmente su tutte le prestazioni sanitarie ma, ancor di più, DOVRÀ tenerne in fase di contrattazione per il CCNI 2013, evitando penalizzazioni sulla retribuzione di risultato per il mancato raggiungimento di obiettivi non riconducibile alla responsabilità dei medici INPS.
In questi giorni abbiamo esposto in vari sedi tali problematiche ma, pur avendo ricevuto accoglienza in riferimento alle nostre istanze, purtroppo non abbiamo registrato atti concreti che possano evitare ripercussioni negative sull’utenza che, è bene si sappia, NON DOVRANNO ESSERE IN ALCUN MODO ATTRIBUITE AI MEDICI INPS.
Nel corso delle ultime settimane, inoltre, abbiamo partecipato alle prime due sedute di trattativa per il CCNI 2012.
Si è trattato di sedute interlocutorie, nell’ambito delle quali abbiamo chiesto correttivi e garanzie in ordine ai seguenti punti:
1) Straordinario per l’Area medica
2) Attribuzione del codice 120 (previsto per la CMS territoriale) a tutti coloro che tale attività realmente svolgono e, quindi, anche i Responsabili UOC delegati del Coordinatore Generale
3) Individuazione di parametri per la corresponsione della retribuzione di risultato nell’ambito dell’I.C. che consentano di attenuare l’impatto negativo del mancato raggiungimento anche di uno solo degli obiettivi per motivazioni non riconducibili all’attività degli operatori dei CML.
Al riguardo abbiamo presentato una proposta di utilizzo di un indicatore sintetico globale di attività che ha ricevuto attenzione dalla Direzione Centrale PPC, sia pure con alcuni rilievi relativi alla necessità di ulteriori correttivi
Rimaniamo, pertanto, in attesa di una proposta dell’Amministrazione che garantisca maggiore equità nella corresponsione dello specifico trattamento economico in quanto i parametri sinora utilizzati, a giudicare dalle proteste che puntualmente riceviamo dalla periferia, non sono stati in grado di rispondere a questa esigenza.
Contestualmente, in sede di trattativa, abbiamo riproposto con insistenza l’inderogabilità di una definizione delle modalità di esercizio della libera professione intra ed extra- muraria con la previsione del rapporto esclusivo e della specifica indennità, in attuazione di quanto le Parti avevano contrattualmente concordato già nel 2008.
Anche in relazione a tali richieste, restiamo in attesa di risposte da parte dell’Amministrazione che auspichiamo possano al più presto condurre alla definizione di un accordo che valorizzi in maniera adeguata la nostra professionalità.
Roma, 30 maggio 2013
La Segreteria Nazionale